Una commessa a cui non viene rinnovato il contratto e che lavora in nero può rassegnare le dimissioni per giusta causa?
[Domanda di Bruna, 27/07/2012] Buonasera. Da un anno lavoro come aiuto commessa in un negozio di accessori e abbigliamento. Mi sono stati fatti due contratti da 6 mesi ciascuno, l'ultimo dei quali è scaduto il 30 giugno. Al momento, nonostante lo abbia chiesto diverse volte, non ho ancora firmato nessun tipo di contratto. Praticamente sto lavorando in nero. Come devo comportarmi? Posso rassegnare le dimissioni per giusta causa? Sono disperata. Non so come fare. GRAZIE
Risposta: Se il rapporto di lavoro prosegue dopo la scadenza del termine inizialmente fissato o successivamente prorogato, il datore di lavoro deve corrispondere al lavoratore una maggiorazione della retribuzione complessiva pari al 20% fino al decimo giorno successivo alla scadenza, e pari al 40% per ogni giorno ulteriore. La legge fissa anche un termine massimo per la prosecuzione oltre la scadenza, termine pari a 20 giorni, se il contratto a termine aveva una durata inferiore a 6 mesi, e a 30 giorni negli altri casi. Se il rapporto di lavoro prosegue oltre i suddetti termini, il contratto deve essere considerato a tempo indeterminato a partire dalla scadenza dei termini.
Risposta: Se il rapporto di lavoro prosegue dopo la scadenza del termine inizialmente fissato o successivamente prorogato, il datore di lavoro deve corrispondere al lavoratore una maggiorazione della retribuzione complessiva pari al 20% fino al decimo giorno successivo alla scadenza, e pari al 40% per ogni giorno ulteriore. La legge fissa anche un termine massimo per la prosecuzione oltre la scadenza, termine pari a 20 giorni, se il contratto a termine aveva una durata inferiore a 6 mesi, e a 30 giorni negli altri casi. Se il rapporto di lavoro prosegue oltre i suddetti termini, il contratto deve essere considerato a tempo indeterminato a partire dalla scadenza dei termini.



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