Il datore di lavoro può licenziare una dipendente perché è rimasta incinta?

[Domanda di Arianna, 28/09/2012] Gentilissimo Avvocato, lavoro dal 2008 in un'agenzia immobiliare con contratto a tempo indeterminato e sono l'unica dipendente della società. Settimana scorsa ho scoperto di essere incinta e per motivi di salute il mio medico ginecologo mi ha messo a riposo per 15 giorni salvo complicazioni. Il giorno dopo mi sono recata in ufficio per comunicare il mio stato interessante con tanto di certificato. Uno dei due soci ha reagito apparentemente bene, mentre l'amministratore ha reagito molto male. Ha reagito male non davanti a me ma davanti alle mie colleghe e al socio. Mi ha dato degli appellativi e ha detto che non ero veramente incinta ma che ho pagato il medico etc...!!! Il socio è venuto da me e mi ha detto di andare a casa dato che dovevo riposare. Successivamente sono venuta a sapere che l'ordine di farmi andare a casa è partito dall'amministratore perché secondo lui ero andata in ufficio per creare problemi nel caso in cui avessi abortito lì. La mia collega telefonicamente mi ha comunicato che stanno cercando una persona per sostituirmi e mi ha consigliato di non tornare perché dice di aver capito che l'amministratore voglia licenziarmi nel momento in cui rientro dalla malattia. Io sono molto confusa e ho paura di tornare al lavoro. Mi aiuti a capire qualcosa di più. Grazie

Risposta: Stia tranquilla, il suo datore di lavoro non può licenziarla fino al compimento di un anno di età del bambino. Preservando preliminarmente la salute sua e del bambino, si presenti regolarmente al lavoro e nel caso di ritorsioni, minacce e pressioni più o meno velate non esiti a rivolgersi ad un sindato o ad un legale.
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