Cosa fare se appena prima del licenziamento per giustificato motivo oggettivo per riduzione attività lavorativa il dipendente si mette in malattia per eludere il provvedimento?

[Domanda di Lara, 05/02/2014] Dobbiamo licenziare tre dipendenti per giustificato motivo oggettivo a causa della riduzione dell’attività lavorativa per improvvisa diminuzione delle commesse. Uno di loro, che ci ha sempre creato problemi e che ha ricevuto numerose lettere di richiamo e sanzioni, si è messo in malattia non appena saputo di questa eventualità. Ci hanno sconsigliato di optare, nel suo caso, per il licenziamento per giustificato motivo oggettivo, data la malattia. Vorrei sapere se è legittimo il licenziamento per giusta causa in questo caso. Il consulente del lavoro ci ha sollevato l’obiezione che nel caso si dovesse andare davanti al Giudice, questi potrebbe pronunciarsi in nostro sfavore. Che opzioni abbiamo? Ringrazio anticipatamente.
Cordiali saluti


Risposta: Onestamente, per quanto discutibile possa essere l'atteggiamento del dipendente, se comprovato, che si pone in malattia al solo scopo di eludere il provvedimento di licenziamento, posticipandolo al rientro dalla malattia, a mio parere, non sussistono nel caso di specie, gli estremi per un licenziamento per giusta causa. Qualora lei ritenga che effettivamente l'assenza del dipendente sia ingiustificata e preordinata a procrastinare l'eventuale provvedimento di licenziamento, le consiglio di procurarsi mediante testimoni e se necessario anche mediante l'intervento di un'agenzia investigativa le prove della pretestuosità della malattia, ed in particolar modo assicurarsi la prova dello svolgimento da parte del lavoratore di attività incompatibili con la stessa.
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